Si. Tutti i contratti di locazione (anche se in cedolare secca) devono essere obbligatoriamente registrati presso l’Agenzia delle Entrate qualunque sia l’ammontare del canone stabilito dalle parti.
Nel caso di contratti di breve durata, come ad esempio il Transitorio o Turistico, l’obbligo sorge qualora il rapporto con lo stesso conduttore abbia una durata superiore ai 30 giorni, anche se suddivisi in più periodi, nell’arco dell’anno solare.
Entro 30 giorni dalla data meno recente tra la data di firma e la data di inizio della locazione.
Il contratto non viene inviato all’Agenzia delle Entrate in quanto non è obbligatorio allegare copia del contratto, in presenza di queste caratteristiche:
locazione di tipo abitativo
il contratto è stipulato tra persone fisiche che non agiscono nell'esercizio di un'impresa, arte o professione
un numero di locatori e di conduttori, rispettivamente, non superiore a tre
una sola unità abitativa ed un numero di pertinenze non superiore a tre
tutti gli immobili devono essere censiti con attribuzione di rendita
il contratto contiene esclusivamente la disciplina del rapporto di locazione e, pertanto, non comprende ulteriori pattuizioni (ad es. penali accessorie).
Tuttavia, Domeo richiede all’Utente Registrato di fornire una scansione del contratto di locazione firmato in quanto intermediario abilitato a supporto della registrazione del contratto presso l’Agenzia delle Entrate.
I documenti forniti dall’Agenzia delle Entrate (Modulo RLI e Ricevuta di avvenuta registrazione) vengono inviati per e-mail una volta ricevuta conferma dall’Agenzia. Gli stessi documenti vengono salvati anche nella propria Area Riservata sul Sito.
Tutte le informazioni sono salvate nella propria Area Riservata sul Sito e nel Cassetto Fiscale dell’Agenzia delle Entrate.
Nel caso in cui si opta per la cedolare secca, le imposte di registro e bollo sono pari a zero.
Nel caso in cui non si opta per la cedolare secca, le imposte di registro sono pari al 2% del canone (annuo o totale) a scelta delle parti (minimo 67€), oltre l’imposta di bollo pari a 16 euro ogni 4 facciate scritte del contratto e, comunque, ogni 100 righe.
Per i contratti a canone concordato è prevista una riduzione del 30% della base imponibile sulla quale calcolare l’imposta di registro, previo ottenimento dell’attestazione da parte di un’associazione territoriale. La riduzione del 30% non è applicabile in assenza di tale attestazione e deve essere fornita all’intermediario che effettua la registrazione telematica del contratto con l’Agenzia delle Entrate.
Sul deposito cauzionale versato dall’inquilino non è dovuta l’imposta di registro. Se però il deposito è pagato da un terzo estraneo al rapporto di locazione, o è presente una garanzia diversa dalla fidejussione, va versata l’imposta nella misura dello 0,50% sull’importo della garanzia con un minimo di 200€.
L’imposta di registro va pagata anche nel caso in cui si concordino clausole penali non previste dalla legge (come ad esempio tassi di mora superiori al tasso legale).
Le imposte di registro e bollo sono dovute se non si opta per la cedolare secca. Le imposte possono essere pagate direttamente e gratuitamente dalla tua Area Riservata indicando l’IBAN di una delle parti del contratto. L’Agenzia delle Entrate addebiterà le imposte dovute nei giorni successivi alla registrazione del contratto.
Il costo del servizio per la Prima Registrazione è pari a 25€ (IVA inclusa)
Se non hai un IBAN puoi effettuare il pagamento delle imposte tramite Domeo con:
carta di credito (anche prepagata o Postepay)
versamento sul conto corrente di Domeo (anche in contanti).
Domeo può versare l'imposta per conto di una delle parti del contratto. Il costo del servizio è di 15€ (IVA inclusa).
Per poter utilizzare il servizio, inserire la richiesta di registrazione del contratto sul Sito ed effettuare l’acquisto del servizio. Una volta effettuato l’acquisto Domeo invierà per e-mail le coordinate bancarie e il link unico di pagamento con carta di credito. Esiste un “campo note” prima del pagamento del servizio in caso di dubbi o chiarimenti o si può scrivere ad info@domeo.it .
Per registrare il contratto devi fornire una scansione del contratto di locazione firmato e i documenti di identità delle parti coinvolte. I documenti forniti verranno conservati nella tua Area Personale insieme al Modulo RLI e la ricevuta di avvenuta registrazione.
Riceverai il Modulo RLI e la ricevuta di avvenuta registrazione in formato pdf per e-mail. I documenti resteranno salvati nella tua Area Riservata insieme agli altri documenti caricati sul Sito. Ricordati di fornire una copia della ricevuta alle parti del contratto (il pdf è sufficiente).
Il Modulo RLI è un documento pdf generato dall’Agenzia delle Entrate che contiene i dati essenziali del contratto di locazione registrato o eventuali adempimenti successivi.
La richiesta viene presa in carico il giorno stesso della richiesta di registrazione inviata sul Sito se inviata entro le ore 18.00 (se inviata oltre le ore 18.00 la richiesta viene presentata all’Agenzia delle Entrate la mattina successiva). La ricevuta di avvenuta registrazione viene fornita dall’Agenzia delle Entrate normalmente entro le successive 24 ore lavorative (in momenti di picco l’Agenzia può richiedere anche fino a 48 ore).
Queste attività seppur telematiche necessitano dell’intervento di operatori sia da parte di Domeo che dell’Agenzia delle Entrate. L’impegno di Domeo è quello di ridurre al minimo l’intervallo di tempo tra la richiesta effettuata sul Sito e la messa a disposizione della ricevuta di avvenuta registrazione.
Per registrare il contratto devi fornire una scansione del contratto di locazione firmato, i documenti di identità delle parti coinvolte e una copia precedente di avvenuta registrazione o altro adempimento che riporti il codice univoco del contratto fornito dall’Agenzia delle Entrate. I documenti forniti verranno conservati nella tua Area Personale insieme al Modulo RLI e la ricevuta di avvenuta registrazione.
Riceverai il Modulo RLI e la ricevuta di avvenuta registrazione in formato pdf per e-mail. I documenti resteranno salvati nella tua Area Riservata insieme agli altri documenti caricati sul Sito. Ricordati di fornire una copia della ricevuta alle parti del contratto (il pdf è sufficiente).
Il Modulo RLI è un documento pdf generato dall’Agenzia delle Entrate che contiene i dati essenziali del contratto di locazione registrato o eventuali adempimenti successivi
Il costo del servizio per per comunicare qualsiasi Adempimento Successivo è pari a 20€ (IVA inclusa).
Se non hai un IBAN puoi effettuare il pagamento delle imposte tramite Domeo con:
carta di credito (anche prepagata o Postepay)
versamento sul conto corrente di Domeo (anche in contanti).
Domeo può versare l'imposta per conto di una delle parti del contratto. Il costo del servizio è di 15€ (IVA inclusa).
Per poter utilizzare il servizio, inserire la richiesta di registrazione del contratto sul Sito ed effettuare l’acquisto del servizio. Una volta effettuato l’acquisto Domeo invierà per e-mail le coordinate bancarie e il link unico di pagamento con carta di credito. Esiste un “campo note” prima del pagamento del servizio in caso di dubbi o chiarimenti o si può scrivere ad info@domeo.it .
La richiesta viene presa in carico il giorno stesso della richiesta di registrazione inviata sul Sito se inviata entro le ore 18.00 (se inviata oltre le ore 18.00 la richiesta viene presentata all’Agenzia delle Entrate la mattina successiva). La ricevuta di avvenuta registrazione viene fornita dall’Agenzia delle Entrate normalmente entro le successive 24 ore lavorative (in momenti di picco l’Agenzia può richiedere anche fino a 48 ore).
Queste attività seppur telematiche necessitano dell’intervento di operatori sia da parte di Domeo che dell’Agenzia delle Entrate. L’impegno di Domeo è quello di ridurre al minimo l’intervallo di tempo tra la richiesta effettuata sul Sito e la messa a disposizione della ricevuta di avvenuta registrazione.
La comunicazione va effettuata per i contratti non in cedolare secca alla scadenza di ogni annualità contrattuale (non solare) e va effettuata entro 30 giorni dalla data di inizio della nuova annualità. La proroga va sempre comunicata all’Agenzia. Inoltre è necessario versare l’imposta di registro (sempre 2% del canone annuo, minimo 67€). Nel calcolo dell’imposta da versare si deve tener conto degli eventuali adeguamenti del canone di locazione (anche, per esempio, dell’adeguamento ISTAT). Se si decide di comunicare l'annualità successiva e optare per la cedolare secca, le imposte di registro non sono dovute. Si segnala che il canone in quel caso non può essere aggiornato all’adeguamento ISTAT.
Si parla di proroga se la durata del contratto viene prolungata per un periodo ulteriore (Esempi: al 4° anno nel 4+4 o al 3° anno nel 3+2). La proroga va sempre comunicata all’Agenzia. Inoltre, entro 30 giorni dalla scadenza del contratto, è necessario versare l’imposta di registro (sempre 2% del canone, minimo 67€). Nel calcolo dell’imposta da versare si deve tener conto degli eventuali adeguamenti del canone di locazione (anche, per esempio, dell’adeguamento ISTAT). Se ad essere prorogato è un contratto con cedolare secca, è necessario confermare l’opzione per la cedolare secca.
Si parla di cessione se il locatore (colui che dà in locazione l’immobile) o il conduttore (colui che lo prende in locazione) viene sostituito nel contratto da un nuovo soggetto (ad es. inquilino che va via e trova un sostituto). Se l’accordo tra le parti non prevede il pagamento di un corrispettivo, occorre versare l’imposta di registro in misura fissa (67€).
Nel caso in cui sia previsto un corrispettivo, l’imposta di registro è pari al 2% del corrispettivo pattuito (con un minimo di 67€). Il pagamento va fatto entro 30 giorni dal giorno in cui avviene la cessione del contratto (intesa come data in cui vengono trasferiti diritti e obblighi e non quella di firma dell’atto di cessione). La comunicazione va fatta necessariamente all’ufficio in cui è stato registrato il contratto; tale comunicazione verrà effettuata da Domeo.
Si parla di subentro se il locatore (colui che dà in locazione l’immobile) o il conduttore (colui che lo prende in locazione) viene sostituito nel contratto da un nuovo soggetto (Esempi: successione in caso di decesso, separazione o divorzio, vendita dell’immobile).
L’imposta di registro è stabilita in misura fissa (67€). Il pagamento va fatto entro 30 giorni dal giorno in cui avviene il subentro (intesa come data in cui vengono trasferiti diritti e obblighi; ad. es. in caso di vendita la data che fa riferimento è quella del rogito). La comunicazione va fatta necessariamente all’ufficio in cui è stato registrato il contratto; tale comunicazione verrà effettuata da Domeo.
Si parla di risoluzione del contratto se il rapporto tra le parti è interrotto prima della scadenza naturale. In caso di chiusura anticipata occorre versare entro 30 giorni dalla data di fine locazione l’imposta di registro in misura fissa, pari a 67€ se non si è optato per la cedolare secca. Se tutti i locatori hanno optato per il regime della cedolare secca l’imposta di registro non è dovuta ma è comunque necessario comunicare la risoluzione all’ufficio in cui è stato registrato il contratto; tale comunicazione verrà effettuata da Domeo.
Si parla di rinegoziazione del canone se le parti del contratto decidono di comune accordo di modificare il canone di locazione. L’accordo di modifica del canone, sia in caso di diminuzione che in caso di aumento del canone, va comunicato all’Agenzia delle Entrate.
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Si. Tutti i contratti di locazione (anche se in cedolare secca) devono essere obbligatoriamente registrati presso l’Agenzia delle Entrate qualunque sia l’ammontare del canone stabilito dalle parti.
Nel caso di contratti di breve durata, come ad esempio il Transitorio o Turistico, l’obbligo sorge qualora il rapporto con lo stesso conduttore abbia una durata superiore ai 30 giorni, anche se suddivisi in più periodi, nell’arco dell’anno solare.
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No. Se hai bisogno di un APE per lavori relativi all’Ecobonus o Superbonus 110% quello di cui hai bisogno non è un APE normale ma di una "asseverazione del salto delle due classi" chiamato anche APE DI SCOPO (o APE CONVENZIONALE quando serve ad un condominio).
L’APE Elettronico con Firma Digitale in formato P7M è semplicemente il formato che la normativa richiede per comprovare che il certificato sia stato firmato con firma digitale da parte del tecnico abilitato è che sia protetto da modifiche o manipolazioni. È un po’ come un file pdf ma con caratteristiche di sicurezza più elevate.
L’APE va fornito dal certificatore sia in formato elettronico pdf, che è quello più comune e semplice da aprire, sia in formato p7m che è il formato richiesto dalla normativa italiana.
Si. Domeo predilige la velocità di erogazione e l’esperienza digitale sia nella fase di acquisto che di erogazione del servizio, senza dimenticare il minor impatto sull’ambiente (meno carta utilizzata) e il minor costo (nessuna spesa di spedizione aggiuntiva). Qualora però preferissi comunque ricevere l’APE anche in formato cartaceo, la maggior parte dei certificatori fornisce anche una copia cartacea.
Alcune Regioni applicano costi di registrazione presso il Catasto dell’APE (Abruzzo, Liguria, Lombardia, Piemonte, Puglia). Il costo varia dai 20 ai 25€ in base alla Regione.
Il costo dell’APE è diverso per ogni Regione, perché ogni Regione ha la libertà di istituire dei costi di registrazione fissi per la tenuta del proprio Registro degli APE.
La normativa prevede che la visura e la planimetria catastale vengano allegate dal tecnico all’atto della registrazione dell’APE presso la Regione di competenza. Per velocizzare l’esecuzione del servizio ed avere sempre dati aggiornati spesso questi documenti vengono recuperati direttamente dal tecnico abilitato.
Il costo dell’APE è diverso per ogni Regione, perché ogni Regione ha la libertà di istituire dei costi di registrazione fissi per la tenuta del proprio Registro degli APE.
La normativa prevede che la visura e la planimetria catastale vengano allegate dal tecnico all’atto della registrazione dell’APE presso la Regione di competenza. Per velocizzare l’esecuzione del servizio ed avere sempre dati aggiornati spesso questi documenti vengono recuperati direttamente dal tecnico abilitato.
La prassi vuole che lo paghi il proprietario, ma il proprietario può sempre mettersi d’accordo con l’inquilino.
L’APE è il documento che descrive le caratteristiche energetiche di un edificio, di un’abitazione o di un appartamento. È uno strumento di controllo che sintetizza con una scala da A4 a G (scala di 10 lettere) le prestazioni energetiche degli edifici dove A4 è la migliore classe ottenibile.
L’Attestato di Prestazione Energetica (APE), o anche in passato chiamato Certificato Energetico, è obbligatorio in caso di passaggio di proprietà (compravendita di un immobile) o locazione onerosa dell'immobile (affitto dell'immobile a terzi). L’obbligo comincia dalla pubblicazione dell’annuncio di vendita o di locazione, effettuato tramite tutti i mezzi di comunicazione. L’annuncio dovrà riportare gli indici di prestazione energetica dell’immobile e la classe energetica corrispondente.
L’APE ha una validità fissata per legge di massimo 10 anni. Per conservare la validità dell'APE bisogna garantire i controlli degli impianti termici (ad es. la caldaia) previsti dalla legge.
Nulla. L’APE va rinnovato non alla sua scadenza o durante la durata del contratto di affitto, ma al momento del rinnovo (ad es. se 4+4 all’inizio del secondo quadriennio) o entro la stipula di un nuovo contratto di locazione (anche se l’inquilino non cambia).
L’APE va rifatto se si effettuino interventi di ristrutturazione o riqualificazione che riguardino gli elementi edilizi o gli impianti tecnici in maniera tale da modificare la classe energetica dell’edificio o dell’unità immobiliare. Nei casi di interventi importanti come la sostituzione dell’ impianto di riscaldamento, viene fatto un cappotto termico o vengono installati pannelli solari può essere utile aggiornare l’APE. Nel caso dei condomini è spesso l’amministratore del condominio ad occuparsene.
Il vantaggio di ottenere un nuovo certificato è quello di poter accedere a determinate detrazioni fiscali o incentivi dove l’APE è un requisito. Nel mondo delle locazioni, pubblicizzare ai potenziali inquilini una classe energetica migliore può migliorare l'attrattività dell’immobile in quanto indicatore di maggiore qualita’ e prestazione dell’immobile.
L’APE può essere richiesto dal titolare del diritto reale sull’immobile (generalmente il proprietario).
No. Non è obbligatorio allegare l’APE al contratto ma è obbligatorio per il proprietario averne uno disponibile in corso di validità e mostrarlo all’inquilino. Suggeriamo agli inquilini di prenderne visione per conoscere la prestazione energetica dell’immobile.
L'APE viene redatto da un "soggetto accreditato" chiamato certificatore energetico che ha competenze specifiche in materia di efficienza energetica applicata agli edifici. La formazione, la supervisione e l'accreditamento dei professionisti viene gestita dalle Regioni con apposite leggi locali. I certificatori abilitati redigono l’APE secondo la normativa vigente: DECRETO 2018/844/Ue sull’efficienza energetica sulla base di metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici standardizzate e software riconosciuti.
Si. Il tecnico abilitato certificatore deve obbligatoriamente per legge effettuare il sopralluogo di persona. Sfortunatamente altre soluzioni come la videoperizia o fornire video e foto al certificatore non sono pratiche a norme di legge (sia a livello nazione che regionale). Suggeriamo ai nostri utenti di rivolgersi solo ad operatori seri e di diffidare dai prezzi bassissimi talvolta offerti online.
Il Catasto energetico rappresenta un sistema di rilevamento e catalogazione del comportamento energetico degli immobili. Il Catasto energetico ha competenza regionale e gestisce il registro degli attestati di prestazione energetica (APE) relativi agli immobili presenti sul territorio della Regione cui fa capo. Le sue funzioni principali sono da un lato recepire e archiviare le nuove pratiche e dall'altro offrire la consultazione delle pratiche già redatte.
La Visura Catastale è un documento rilasciato dall’Agenzia delle Entrate (ex Catasto o Agenzia del Territorio), che contiene le informazioni che identificano un’unità immobiliare al Catasto Fabbricati o Catasto Terreno.
La visura catastale permette di individuare:
i dati univoci di un’unità immobiliare (una sorta di codice fiscale per immobili) e anche la rendita catastale, utile per il calcolo di numerose imposte e tasse a partire dall’IMU.
i Proprietari (o titolari di altri diritti reali di godimento) di ogni unità immobiliare.
La planimetria catastale è un documento depositato presso il catasto gestito dall’Agenzia delle Entrate e sul quale è possibile vedere la rappresentazione grafica in scala di un immobile. Tale documento permette al catasto l’identificazione univoca delle proprietà catastali. Il disegno grafico dell’immobile è in scala 1:200 e comprende informazioni utili come:
dati metrici: i contorni della casa e delle stanze, le superfici, le altezze;
la destinazione d’uso, quindi la categoria;
la distribuzione interna, ovvero la suddivisione interna dei vari spazi e la loro destinazione d’uso;
le proprietà confinanti;
il piano della casa;
l’orientamento dell’unità rispetto al Nord;
le eventuali pertinenze del fabbricato, come, ad esempio, il giardino, la corte o il posto auto,
il nominativo del tecnico che ha provveduto all’accampionamento;
la scala di riferimento (ad esempio 1:200);
i dati catastali che identificano l’unità.
La consultazione delle planimetrie è riservata esclusivamente agli aventi diritto sull'immobile o ai loro delegati. Domeo richiede per conto del professionista incaricato la delega al proprietario nel corso del processo di acquisto.
Si. Suggeriamo sempre di allegare la planimetria catastale o planimetria di progetto o semplificata quando si sta locando una porzione di un’immobile in modo tale da avere una rappresentazione chiara della porzione di immobile che si sta locando ad uso esclusivo.
Le visure possono essere:
per soggetto, quando indicano il nominativo della persona e dalla visura emergono tutti gli immobili a cui è collegata quella persona;
per immobile, quando si effettua una ricerca tramite i dati catastali con riferimento ad un bene specifico;
attuali se hanno ad oggetto i dati correnti;
storiche se hanno ad oggetto anche i dati passati (si pensi ad un bene trasmesso in via ereditaria, nella visura saranno indicati i dati del de cuius e degli eredi, oltre alle quote di comproprietà).
Domeo fornisce tramite il suo portale la visura per soggetto in quanto la più adatta a recuperare o verificare celermente la correttezza dei dati catastali dell’immobile che si vuole inserire in un contratto di locazione. La visura per soggetto riporta il nominativo della persona e tutti gli immobili sui quali la persona ha diritti di proprietà (o reali).
La visura catastale è una documento generato dall’Agenzia delle Entrate. Il documento riporta sempre la data e l’ora in cui è stato generato.
Nel caso di visura per soggetto, che è quella fornita da Domeo, il documento riporta i dati del “soggetto individuato” tra cui il nome, cognome, luogo, data di nascita e codice fiscale della persona. Segue un’altra tabella indicante le unità immobiliari site nel comune presenti al catasto fabbricati (o terreni). Qui sono indicati:
dati identificativi dell'immobile: Comune, sezione urbana, foglio, particella, subalterno (se esistente);
i dati di classamento: Categoria (ad esempio, A4 o C2), Classe, Consistenza (in metri quadri o vani), Superficie catastale (in metri quadri), e Rendita Catastale (ossia la rendita fiscale annua in euro che l’Agenzia delle Entrate attribuisce a quel bene che viene utilizzata come base imponibile per alcune imposte);
ulteriori informazioni: indirizzo catastale, dati anagrafici del proprietario, relative quote e tipologia di diritti reali;
altre informazioni, come ad esempio, eventuali variazioni toponomastiche.
È presente un’ulteriore riga recante l’intestazione degli immobili indicati in visura, in questa sezione, sono indicati:
il numero degli intestatari, infatti, un immobile può essere in comproprietà o gravato da un diritto reale;
i dati anagrafici (nome, cognome, luogo, data di nascita, codice fiscale);
i diritti e gli oneri reali, ossia viene indicata la quota di proprietà o di altri diritti reali.
Ad esempio nel caso della nuda proprietà di un appartamento che appartenga a due figli e l’usufrutto al genitore, la dicitura presente in visura sarà la seguente:
al figlio Alfa “nuda proprietà per ½”
al figlio Beta “nuda proprietà per ½”
al genitore Gamma “usufrutto per 1/1”
Inoltre, solitamente, viene indicato l’atto notarile con cui è stato costituito il diritto di usufrutto.
La visura catastale è suddivisa in:
foglio: porzione di territorio comunale che il catasto rappresenta nelle proprie mappe cartografiche
particella (detta anche mappale): rappresenta, all’interno del foglio, il fabbricato ed eventuali pertinenze. Il dato è sempre obbligatorio
subalterno: identifica un bene immobile, compresa la singola unità immobiliare esistente su una particella. Nell’ipotesi di un intero fabbricato, ciascuna unità immobiliare è identificata da un proprio subalterno, mentre se si tratta di un unico fabbricato, il subalterno potrebbe essere assente. Il dato, qualora esistente, è necessario per l’univoca identificazione della singola unità immobiliare
zona censuaria: la porzione omogenea di territorio comunale, nell’ambito del quale la redditività dei fabbricati è da considerarsi uniforme
classe: il grado di produttività delle unità immobiliari appartenenti alle categorie A, B e C
consistenza: la dimensione dell’unità immobiliare, espressa in vani o metri quadri
rendita catastale: la rendita stabilita dall’Agenzia delle Entrate per l’immobile in oggetto sulla base della consistenza per la tariffa unitaria specifica per comune, zona censuaria, categoria e classe
Si. Domeo è in grado di recuperare le planimetrie catastali in tutta Italia. Le uniche eccezioni sono le Province di Trento e Bolzano dove il Catasto Provinciale non è collegato all’Agenzia delle Entrate.
Le informazioni catastali sono informazioni pubbliche e quindi liberamente consultabili da tutti i cittadini.
Solo la consultazione delle planimetrie è riservata esclusivamente agli aventi diritto sull'immobile o ai loro delegati.
La visura catastale non ha scadenza; tuttavia, è prassi per le controparti quando si stipulano contratti importanti come quelli di locazione, verificare la situazione catastale più recente. Non esiste un periodo specifico da prendere in considerazione ma una visura generata negli ultimi [3] mesi si considera di solito abbastanza recente. Chiunque può richiedere una visura catastale aggiornata. Se sei interessato puoi acquistare il servizio su Domeo a questo link.
Il recupero della visura catastale da parte di Domeo avviene in poche ore.
La tempistica per l’ottenimento della planimetria catastale è invece di circa 48h lavorative a causa del processo di recupero previsto dalla normativa che include l’obbligo di rivolgersi ad un professionista abilitato (ad es. architetto)
No. Non è obbligatorio ma suggeriamo agli inquilini di prenderne visione per evitare sorprese circa la titolarità dell’immobile. È invece raro che la visura o planimetria catastale vengano allegate al contratto a meno che, nel caso della planimetria catastale, si stia locando una porzione di un’immobile e si voglia avere una rappresentazione chiara degli spazi effettivamente ad uso esclusivo. Il proprietario (o titolare di altro diritto reale) può richiedere una planimetria catastale aggiornata qui su Domeo. Se sei interessato puoi acquistare il servizio a questo link.